Evoluzione "costruzioni in legno"

Sin dai tempi che l'uomo primitivo è uscito dalle caverne, sua prima abitazione e rifugio, ha utilizzato il legno come materiale per la costruzione della sua casa.
La facile reperibilità di tronchi e rami d'albero, la sua leggerezza che ne facilitava il trasporto e permetteva la costruzione anche in luoghi lontani dal suo ritrovamento, la sua alta resistenza meccanica a carichi nonché un semplice e veloce assemblaggio facevano del legno il materiale ideale per costruire la propria abitazione. Le connessioni avvenivano semplicemente legando assieme gli elementi con fibre vegetali e rami flessibili. Questo telaio veniva successivamente rivestito con elementi vegetali quali rami, foglie, erba o con pelli di animale per renderlo impermeabile.
Sin dai quei tempi lontani l'evoluzione delle costruzioni in legno è fortemente legato allo sviluppo  degli attrezzi per la lavorazione del legno che ne determinano l'abilità dell'uomo nella lavorazione, nonché lo sviluppo di nuove tecniche di costruzione.
Dai rudimentali attrezzi dell'età della pietra che permettevano semplici lavorazioni, dalle asce e le prime seghe dell'età del bronzo e del ferro, agli attuali macchinari computerizzati, la tecnica di costruzione in legno ha fatto grandissimi passi avanti. Con l'industrializzazione e l'avvento tecnologico i processi di lavorazione sono stati automatizzati e velocizzati.  Nuovi materiali e componenti sono stati sviluppati ed inventati nuovi sistemi di connessione e fissaggio.
Il “vecchio” materiale legno, scivolato nell’oblio durante l’ultimo secolo attraverso la riscoperta delle sue “buone” caratteristiche ecologiche, sta oggi , visto da un ottica di inquinamento mondiale, riconquistando il suo valore.